Inizialmente fu nominata capitale della Patagonia, finché, con la nascita di nuovi avamposti, divenne l'attuale capoluogo del proprio distretto. Negli anni '80 Viedma fu proposta addirittura come nuova capitale dell'Argentina, in sostituzione di Buenos Aires reputata troppo grande e caotica.
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Viedma, antico cuore pulsante della Patagonia
Il resto della facciata è un chiaro esempio di architettura coloniale, con le due torri campanarie che svettano e dominano la piazza antistante. Viedma si distende lungo il Rio Negro e offre numerosissimi scorci interessanti, oltre ad un buon numero di attrazioni culturali degne di nota.
Il museo della tecnologia ed il museo salesiano offrono la possibilità di una visita interessante volta alla conoscenza della storia locale e dello sviluppo della cittadina nel corso dei secoli. È possibile, inoltre, scoprire i profumi di questa terra senza allontanarsi troppo dalla città: il Parco Costanera, infatti, si distende lungo le rive del fiume e rappresenta l'approdo ideale per una passeggiata rilassante e per praticare un po' di esercizio fisico all'aperto.
Zone attrezzate per pic nic e ristoranti tipici puntellano il parco e rendono l'escursione davvero gradevole. Sulla vicina costa atlantica sorge una delle località balneari più gettonate della regione, El Condor. Gli arenili rocciosi e le lunghissime falesie rendono il posto indimenticabile, con il suo fascino selvaggio e le suggestioni offerte da una costa quasi completamente disabitata.
La spiaggia della Loberia è uno dei luoghi più battuti dai bagnanti perché protetta da un'alta falesia e servita da un nastro trasportatore. La zona sorge a 60 Km da Viedma ed è assai conosciuta per l'abbondanza di foche e leoni marini. Sulle scogliere di El Condor, infine, si innalza il primo faro costruito in Patagonia e dedicato al Santo Ceferino Namuncurà, uno dei più venerati del Paese.