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Il nome Bosnia deriva dal fiume Bosna, mentre Erzegovina deriva da "hergoz", parola tedesca che significa "ducato", denominazione che ricevette nel 1448  con riferimento al titolo di Duca di Stjepan Vukcic Kosaca.

La Bosnia ed Erzegovina è situata nella parte centrale della Penisola Balcanica: la parte settentrionale è occupata dalla Bosnia, mentre l'Erzegovina si trova nella zona meridionale. Confina a nord e a ovest con la Croazia, a est e sud-est con la Serbia e il Montenegro.

Territorio e Storia della Bosnia Erzegovina

Il territorio della Bosnia Erzegovina è in gran parte montuoso: le Alpi Dinariche si estendono nella zona interna della nazione, con vette oltre i 2000 metri.

Mentre a sud, l'Erzegovina, presenta altipiani carsici. L'estremità settentrionale è occupata dalle pianure bagnate dai fiumi Sava, Drina, Vrbas e Bosna. Non bisogna dimenticare il Narenta, che si dirama nel Mar Adriatico. Infatti, la Bosnia Erzegovina ha 24 km di costa.

Alla fine della tragica guerra civile, gli accordi di Dayton hanno stabilito la divisione dello Stato in due unità: la Federazione Croato-Musulmana e la Republica Serba, con la popolazione multietnica, data la presenza di Bosniaci, Serbi e Croati, con minoranze di Rom e Montenegrini.

Sarajevo e Medjugorje

Sarajevo era un notevole centro artistico culturale ed è oggi la capitale della Bosnia Erzegovina: infatti, prima dello scoppio bellico, la città era un simbolo della convivenza etnica e religiosa. Oggi purtroppo le testimonianze artistiche e culturali di questo mix di religioni e stili è andato quasi completamente distrutto.

Tuttavia c'è qualche eccezione come uno dei simboli della città, la Cattedrale di Sarajevo, consacrata al Sacro Cuore di Cristo. Costruita nel 1889 dall’architetto Josip Vancaš in stile gotico-neoromantico, è stata danneggiata durante la guerra, anche se si sono preservate il rosone decorato e preziose vetrate, insieme ad un rilievo della Santissima Trinità e ad una statua del Cuore di Gesù.

I musulmani invece possono pregare nella Moschea Gazi Husrev-BEG. Realizzata nel 1531, è uno dei più importanti esempi di architettura islamica della Bosnia-Erzegovina. Notevole la sua cupola centrale, i suoi tetims e più piccole cupole laterali. All’interno sono presenti una scuola musulmana e una fontana. Sulla piazza del mercato antistante giganteggia il minareto, alto più o meno 45 metri.

Sarajevo è famosa anche per i suoi ponti storici sul fiume Miljacka e per le sue importanti manifestazioni, di vario genere, partendo dalla musica per arrivare al teatro e al cinema.

Medjugorje, invece, da circa 30 anni, è meta di migliaia e migliaia di fedeli cattolici, vista la presenza del santuario Mariano, che fu costruito in onore di Maria Santissima, che apparve a 6 giovani.

Nel centro della cittadina si trova la chiesa di Sv. Jakov (San Giacomo), riconoscibile dalle due torri campanarie e dal colore sulle tonalità giallo chiare. Sul grande piazzale antistante si trova ka statua della Vergine (Regina della pace). Grazie alla presenza dei frati cappuccini Medjugorje ha preservato nei secoli le sue radici cristiane. Realizzata nel 1991, la Cappella dell'Adorazione, rappresenta un luogo di meditazione per i tantissimi fedeli che arrivano in città.

Risalendo la strada, si incominciano a vedere i luoghi delle apparizioni. Una grande croce bianca si trova in cima al Križevac che svetta per circa 200 m.