L'arte, la storia, l'architettura e le spiagge di Rijeka sono un ottimo motivo per visitare questa splendida città multiculturale.
In passato ha fatto parte dell'impero austriaco, dei domini asburgici ungheresi e poi ancora del Regno d'Italia, della Jugoslavia e infine della Croazia.
La sua storia travagliata, che affonda le radici in vicende lontane, le ha consegnato il fascino di cui oggi gode e le ha fruttato il riconoscimento di capitale della cultura del 2020.
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Il Korzo e la città vecchia
Tra questi, vale la pena citare la Torre civica, che domina lo skyline cittadino e che simboleggia Rijeka fin dal XVIII secolo.
La parte alta della torre, sulla quale è stato collocato l'orologio, è stata ristrutturata e ridisegnata più volte.
A poca distanza dal corso principale, campeggia un altro pezzo di storia della città: lo Stendarac, in italiano lo stendardo.
La piazza, che si apre dopo aver percorso uno dei vicoli che si diramano dal Korzo, veniva utilizzata dai figli dei nobili del '700 come luogo per i loro giochi.
In seguito, qui venne collocata la colonna di pietra sulla quale fu innalzato il vessillo dell'imperatore Massimiliano, che commemorava la fedeltà mostrata dai cittadini in occasione dell'occupazione veneziana del 1508.
Sulla colonna spiccano alcune iscrizioni risalenti ai primi del 1500, oltre ad un rilievo di San Vito che tiene fra le mani una miniatura della città.
Proprio a San Vito è dedicata la cattedrale, edificio barocco a pianta circolare la cui costruzione cominciò nel 1638.
Il centro urbano medievale ospitò la chiesa del Santo protettore della città laddove sorgeva un edificio preesistente di dimensioni inferiori già dedicato al medesimo santo.
Tersatto
Oggi ospita mostre, una galleria d'arte, concerti e spettacoli teatrali. A pochi passi dal castello è presente il mausoleo più antico di Croazia, dedicato alla Madonna di Tersatto e visitato ogni anno da migliaia di pellegrini.
L'intero quartiere è collegato al centro cittadino da una scalinata panoramica composta da ben 561 gradini che risalgono al 1531, quando vennero realizzati per volere del generale Petar Kruzic.