Cosa vedere a Dnipro?
Prima di tutto va detto che in epoca sovietica era quasi impossibile visitare la città, visto che Dnipro era il centro nevralgico del programma spaziale dell'Urss e realtà molto importante per quanto riguarda le ricerche nell'ambito delle armi nucleari. Il primo luogo da cui partire per scoprire la città di Dnipro potrebbe senza dubbio essere il Menorah Centre.
Questo importante luogo culturale è stato aperto al pubblico sul finire del 2012 e si caratterizza non solo per il fatto di essere un centro culturale ebraico, ma anche per ospitare un polo museale incentrato su quel che è stato l'Olocausto degli ebrei in territorio ucraino.
La visita a questo luogo è emotivamente coinvolgente e indimenticabile. Nei pressi del Menorah Centre si trova la sinagoga più importante di Dnipro, altro luogo che merita una visita. Successivamente ci si può recare, per tirare un po'il fiato nel "polmone verde" più importante di Dnipro, al Lazar Globa Park.
Questo è il parco più antico di tutta la città ed è decisamente rilassante. Molto interessante è anche la Cattedrale del Salvatore, luogo di culto ortodosso che prima della Seconda Guerra Mondiale era molto più esteso rispetto a quelle che sono le sue dimensioni attuali. Infine, rimanendo temporalmente alla Seconda Guerra Mondiale, merita una visita l'Eternal Glory Memorial: questo monumento ha visto la luce nel 1967 e ricorda i soldati che nel corso di quel tragico conflitto difesero l'Ucraina.
Cosa vedere a Zaporizhia?
La scoperta della città potrebbe iniziare da quella che è nota come la strada più lunga del Vecchio Continente: il riferimento è alla Prospekt V. I. Lenina. Questa via non è quella che si potrebbe definire una strada dello shopping, ma è comunque affascinante.
Molto interessante, passando a parlare dei musei che Zaporizhia offre ai viaggiatori, risulta il Museodell'Aviazione. Parlando di monumenti, non si può non citare il MonumentoPlumbing: esso si concretizza in una statua in bronzo raffigurante un uomo che fugge calandosi in un tombino. Se guardandola ci si dovesse domandare cosa simboleggi, la risposta è semplice ed emozionante: la resistenza degli ucraini alle dominazioni straniere che si sono susseguite nel corso dei secoli.