Cosa vedere a Donetsk?
Come detto in precedenza, Donetsk è stato teatro di uno dei pochi eventi bellici che hanno caratterizzato l'Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e la città si sta ancora, lentamente riprendendo da tre anni di conflitto. Tuttavia, nonostante siano ancora ben visibili i segni di questi tragici e recenti avvenimenti, Donetsk si presenta oggi come una città dal cuore vivo e pulsante.
La sua scoperta potrebbe senza dubbio cominciare, in modo alquanto originale, dalla Donbass Arena: questo è lo stadio dello Shakhtar Donetsk, formazione della città che negli ultimi anni ha scritto alcune importanti pagine del calcio non solo ucraino, ma anche europeo.
Per chi volesse invece vedere un luogo di culto molto interessante, vi sono diverse opzioni: ad esempio si potrebbe decidere di visitare la Cattedrale Ortodossa intitolata a San Nicola, che con il suo stile barocco risulta davvero affascinante.
Una volta usciti dalla Chiesa Ortodossa di San Nicola, potrebbe essere il momento giusto per prendersi un momento di relax in uno dei polmoni verdi della città: il riferimento è al Parco di Komsomol. Questa zona è decisamente interessante anche da un punto di vista artistico, perché vi sono state installate diverse statue in acciaio, che sono una sorta di richiamo a quello che è il simbolo della regione di cui Donetsk è città più importante.
Cosa vedere a Kramatorsk?
Anche Kramatorsk è stata purtroppo coinvolta negli eventi bellici avvenuti tra il 2012 e il 2015, ma nonostante ciò ha ancora molto da offrire, a cominciare dal memoriale della Liberazione, che ricorda a tutti gli ucraini quanto fatto per liberarsi dal gioco nazista nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Molto interessante è anche il Museo di Kramatorsk, che racconta con dovizia di particolari e attraverso tanti reperti la storia di questa città, da sempre epicentro della storia ucraina ed in generale dell'Europa dell'Est. Infine, per chi volesse rilassarsi un po'in mezzo al verde, vale la pena fare una passeggiata nel ParcoLenin, uno dei pochi "polmoni verdi" del Paese che porta ancora il nome di questo importante personaggio storico.